Babywearing

FASCIA VS CARROZZINA

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Sono una consulente da più di un anno, e sono una mamma portatrice da ancor più tempo. In diverse occasioni mi è capitato di sentire frasi come: “fascia o non fascia, si fa lo stesso…” oppure “io non l’ho mai usata e ho cresciuto ugualmente i miei figli”.
Senza dubbio i figli si crescono e si amano ugualmente anche senza la fascia. Ma siamo sicuri che non ci siano differenze tra il babywearing e la carrozzina?


Durante le mie consulenze ed incontri ho conosciuto diverse mamme con due o più bimbi, il/i primo/i non portato/i, mentre l’ultimo sì. Proprio loro mi sono state di forte ispirazione per raccontare maternità vissute con e senza fascia e come il continuo contatto favorito grazie all’utilizzo di un supporto porta bebè possa portare beneficio dal lato emotivo a quello pratico.

Veronica è una mamma che ha cresciuto sempre amorevolmente la sua prima figlia Viola e con la sua seconda bimba ha scoperto il mondo del babywearing. Ecco che cosa racconta.
[…Viola è sempre stata molto pigra, non ha mai gattonato e ha imparato a camminare tardi, dove la mettevi stava e non si muoveva! Un vero bambolotto! Ad oggi però anche grazie allo sport ha una gran muscolatura. A livello emotivo è però molto insicura, ha sempre bisogno di essere confortata e ha una paura folle di rimanere sola, ci vuole sempre vicini a lei. Mia ancora non lo so, ma mi sembra molto più decisa e sicura.
Personalmente credo che a Viola sia mancato molto questo forte contatto che invece ho con Mia e a volte la vedo un po’ triste e mi dispiace tanto di non essere stata abbastanza informata all’epoca sul tema del babywearing e anche quello relativo all’allattamento.
Sicuramente stare più a contatto con me l’avrebbe resa molto più sicura di sé oggi, anche se sono convinta che sarà comunque una gran donna.  Sto cercando di darle ora le certezze e le sicurezze che non ha avuto da piccola e soprattutto credo sia molto importante coinvolgere i bambini non portati in questa nuova esperienza. Anche il contatto in fascia tra sorelle fa molto bene…]

Sento molte mamme che dopo la nascita del loro bambino non si spostano perché da sole non riescono a fare molte cose come caricare la navicella o semplicemente perché il bambino piange nella carrozzina o ancora perché spostarsi in posti affollati con un trabiccolo come lo è un passeggino non è semplice. Credo che la libertà che ci dà il babywearing ci permetta di vedere la maternità come un nuovo modo di vivere piuttosto che come una limitazione. Sono sempre andata ovunque con mia figlia in fascia, in autobus, fiere, supermercati, manifestazioni, musei, e visite guidate ai reperti archeologici. Insieme abbiamo imparato a semplificarci la vita.

A tal proposito ecco cosa mi scrive Maria Chiara, mamma di Giovanni 4 anni ed Emma 9 mesi.
[…Benefici: in primis potermi prendere cura contemporaneamente di entrambi i miei figli, potendo soddisfare al meglio le loro necessità (il calore, il latte, la vicinanza per la piccola, i giochi e le attenzioni per il grande). Praticità: vado ovunque con entrambi, lei in groppa (davanti, dietro o sul fianco) e lui mano nella mano con me… parchetti, compleanni, supermercati, fiere e shopping natalizio insieme a loro due e nessun problema! Mani libere e go…]

Qui di seguito altre mamme raccontano che cosa il babywearing abbia portato in più ai loro secondogeniti.

Silvia, mamma di Alessio 3 anni e 9 mesi e di Mia 9 mesi.
[…Benefici : minor ingombro sicuramente, poter allattare camminando o facendo la spesa o qualsiasi altra cosa, poter visitare luoghi inaccessibili alle carrozzine, poter andare a fare una bellissima vacanza in Trentino, durante la quale fare bellissime e salutari passeggiate, poter giocare con Alessio, poter stirare, cucinare o lavorare a computer… Per quanto riguarda le differenze a livello di rapporto, sono difficili da spiegare, ma portare un piccolino in fascia porta bebè è condividere momenti di intimità, amore e fusione totali. Quando Mia si addormenta in fascia è come se fossi in Pace con il mondo intero. Non è lo stesso tenere un bimbo in braccio, Mia è più legata di Ale a me seppur anche lui sia legatissimo. Questo anche perché grazie alla fascia l’ho portata sempre e dico sempre con me…anche in consiglio comunale dai 15 giorni in poi…]

 Chiara, mamma di Rebecca 4 anni e Beatrice 8 mesi.
[…Forse l’unica cosa che ha portato i Babywearing è la mia maggior tranquillità perché poter tenere in fascia un bimbo anche ad orari improponibili come la notte o quando si è stanchi ti dà una grossa mano alleviando la fatica di tenerlo continuamente in braccio….quindi sì, la mia tranquillità viene trasmessa alla bimba, mentre con la prima forse ero più nervosa e questo nervosismo sicuramente gliel’ho trasmesso…]

Dania, mamma di Micol 4 anni e di Thomas 2 anni.
[…come benefici sicuramente posso affermare che il babywearing facilita particolarmente la gestione di due bambini che hanno poca differenza d’età. Micol aveva 21 mesi quando è nato il fratello, aveva ancora molto bisogno di stare in braccio e doveva essere cambiata. Con il bimbo in fascia è tutto più semplice. Inoltre si facilita di molto la gestione di certe cose come ad esempio una vacanza, una semplice spesa con entrambi i bambini, portare all’asilo la grande senza dover smontare e rimontare per poco tempo il passeggino.  L’allattamento della mia prima figlia è durato molto meno rispetto a quello del secondo bambino (21 mesi contro i 10 della prima figlia)…]

 

La differenza è evidente nel lato pratico e quotidiano della vita. Io stessa l’ho percepita fin dall’inizio: quando arriva il momento di uscire ed a casa abbiamo delle scale(15 chili di carrozzina contro 500 grammi di fascia), o quando dobbiamo spostarci in auto (caricare un passeggino ci impedisce di caricare altro nel bagagliaio). E lo sappiamo, quando andiamo in viaggio noi donne dobbiamo portarci dietro tutta la casa…per non pensare a quello che serve per un bambino piccolo. Portando in fascia non devo affrontare questo problema perché sta comodamente anche nella borsa.

La fascia porta bebè può tornare utile quando il bimbo ha fame di latte e coccole mentre si passeggia nei luoghi dove è difficile sedersi comodamente.
Inoltre, un bambino portato ha statisticamente più possibilità di essere allattato al seno perché il continuo contatto stimola la produzione della prolattina. Anche quando non si allatta, quando cioè è più difficile soddisfare quella richiesta di contatto che andrebbe appagata in parte allattando al seno, possiamo compensare questo bisogno con il babywearing.
Portando in fascia, grazie allo stretto contatto e alla sensazione di contenimento, anche i papà potranno assaporare in qualche modo quel rapporto esclusivo che si crea tra un neonato e la sua mamma.
Un bambino portato è un bambino maggiormente stimolato, acquisisce prima e più profondamente la sicurezza in sé stesso e nei genitori (o in chi lo porta), perché quelle sue richieste di contatto, a cui il genitore risponde prontamente appunto, non vengono ignorate facendolo sentire disatteso ed incompreso.

 Il babywearing cambia il rapporto che quel bambino costruirà con i genitori, cambia la sua vita e la sua crescita, e perché no, il suo modo di affrontare la vita.

 

Elisa Giommi
Consulente Certificata del Portare

 

 

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Sono mamma di Letizia e Consulente certificata del Portare. Da sempre credo nel babywearing come strumento validissimo di aiuto e sostegno per le mamme, e come efficiente risposta alle alte richieste di contatto dei neonati. Ho portato la mia bambina da quando aveva solo 5 giorni e la porto ancora adesso che ha 20 mesi, e durante la mia esperienza, ho trovato conforto ed aiuto nella fascia portabebè, giorno dopo giorno la fascia ci accompagnava e mia figlia cresceva sicura vicino a me. Per queste ragioni, per l’amore profondo che nutro per il babywearing e perché credo profondamente nella filosofia dell’alto contatto, ho scelto di intraprendere questo percorso professionale che amo e che ha per me uno scopo meraviglioso … diffondere il più possibile questa antica ed affascinante pratica.

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